Tra il 1162 e il 1177, Bussana cadde sotto il dominio dei Conti di Ventimiglia. Fu in questo periodo che il conte Ottone costrui' un castello nella parte più a nord del villaggio. Un secolo più tardi Bussana passo' sotto la Repubblica Marinara di Genova. Malgrado il fatto che attraverso questi cambiamenti Bussana continuasse a combattere per la propria autonomia politica e culturale, sembrava improbabile che ad una comunità tanto piccola - solamente 250 abitanti - potesse essere concessa. Nonostante cio' fu puntualmente concessa nel 1429 e continuo' fino alla fine del 1928.

Si crede che Bussana sia stata fondata nel periodo dell' Impero Romano, essendo infatti Armedana o Armedina il suo antico nome. Nel 1641 dopo Cristo la popolazione autoctona della costa, in conseguenza delle invasioni dei Longobardi, si rifugiarono nell' area della Valle Armea dove vissero fino alla seconda metà del X secolo.Fu allora che iniziarono le ripetute scorrerie dei pirati saraceni.Chi riusci' a sopravvivere a questi attacchi, si trasferi' e costrui' la propria casa unendola alle altre a formare un' unico fortino più facilmente difendibile, sulla cima di una collina.

 

IL TERRITORIO

Bussana Vecchia é un piccolo villaggio medievale situato 8 km a nord-est di San Remo in Liguria . L' area che circonda il villaggio stà rapidamente cambiando attraverso lo sviluppo intensivo della coltura dei fiori in serra, poiché il Consiglio Comunale della città di San Remo ha destinato questo territorio, all' interno del piano particolareggiato, a zona industriale.

 

 

 

LA FORMAZIONE ORIGINALE DEL VILLAGGIO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Molti degli abitanti si trovavano nella chiesa parrocchiale. Il crollo di una parete di fronte alla facciata della chiesa avverti' la congregazione del pericolo e in molti cercarono rifugio nelle cappelle laterali, ma un' altra scossa sussultoria fece crollare il pesante tetto della chiesa uccidendo un certo numero di persone.

 

La situazione nel resto del villaggio, particolarmente nella parte alta, Le Rocche, era persino più seria. Le case che esistevano su entrambi i lati di via Rocca e di via della Volta erano completamente crollate seppellendo gli abitanti. Più di cento persone rimasero intrappolate nella parte nord delle Rocche quando le volte ad arco sopra le strade crollarono bloccandole e quindi impedendo la fuga.

Il sisma più violento che colpi' Bussana avvenne il 23 Febbraio 1887. Questo terremoto coinvolse l' intera costa ligure ed i villaggi dell' entroterra, ma i maggiori danni accaddero in Bussana alle 6.21 di quella mattina del Mercoledi' delle Ceneri, una scossa di venti secondi che causo' danni e morti immediate in tutto il villaggio.

 

Come misura cautelare dopo i terremoti della prima metà del XIX secolo, furono costruiti piccoli archi per ponteggiare le strade rafforzando cosi' le case più alte, sebbene gli archi offrirono poca protezione nel terremoto del 1887. Le case erano distribuite in forma circolare intorno al castello, in cerchi degradanti interrotti da occasionali edifici più grandi. La maggioranza delle costruzioni era costituita da edifici di due o tre piani con alcune eccezioni a quattro piani. Il piano terra era usato esclusivamente per attività agricole ed artigianali, i piani superiori come abitazione.

 

 

Nel XV secolo vi fu un periodo di grande sviluppo edilizio in cui furono impiegate pietre arrotondate, trasportate dal letto del fiume e dal mare, in sostituzione delle pietre squadrate tipiche del periodo Romano. Nel XVI secolo Bussana si estese oltre le sue mura dalla Rocca alle Fascette, queste ultime cosi' denominate per la conformazione del territorio a sud-est del villaggio. Tutti gli edifici di questa zona, eccetto alcune case pre-esistenti, risalgono appunto al XVI secolo, essendo lo sviluppo concentratosi - da questo momento - principalmente nell' area attorno all' oratorio.

 

 

 

 

 

 

23 FEBBRAIO 1887 : IL TERREMOTO

 

 

 

 

 

 

 

Si crede che questa relazione sia stata formulata tenendo conto non tanto del punto di vista degli abitanti, quanto degli interessi degli speculatori immobiliari. Incombeva comunque la paura di nuove scosse e si cerco' ripetutamente di far rispettare il divieto d' accesso al villaggio.

I sopravvissuti si ritirarono dal villaggio per accamparsi in prossimità del borgo. In questo periodo una commissione peritale fu incaricata di stendere una relazione sull' entità dei danni e stabili' che quelli accaduti il 23 Febbraio si sommavano a quelli dei terremoti del 1831, 1851 e 1854 rendendo impossibili ulteriori recuperi. La situazione sembrava più allarmante di quanto realmente fosse, alcuni sostenevano che il campanile fosse sul punto di cadere, altri predissero il crollo di case, alcune delle quali sono tuttora esistenti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per mezzo secolo gli elementi naturali dell' erosione prendono possesso del villaggio, pioggia e freddo penetrano i muri e la vegetazione reclama la sua presa sulla cima della collina. Il processo di decadimento del villaggio fu accelerato dalla vandalizzazione delle rovine come fonte di materiali da costruzione a buon mercato. Nel 1947 il borgo fu usato come rifugio temporaneo da gente proveniente dal sud in cerca di lavoro; alcuni di loro tentarono di stabilirvisi in maniera permanente.

Per circa dieci anni questa situazione continuo' anche se non erano cosi' ben accetti dagli abitanti locali che inoltrarono reclami scritti al Consiglio Comunale di San Remo il quale ordino' il loro sgombero, la distruzione di tutti gli accessi ai primi piani e lo sfondamento delle rimanenti volte e pavimenti, rendendo cosi' tutte le case inabitabili.

 

Le autorità decisero di scegliere una nuova località per costruire un nuovo villaggio anche se la maggioranza degli abitanti era contraria, volendo restaurare le loro vecchie abitazioni ed ampliare l' antico borgo in modo da sostituire quelle case che non avrebbero potuto più essere recuperate. La costruzione del nuovo villaggio, che prese il nome di Bussana Nuova, fu intrappresa in un luogo più in basso, già denominato Capo Marine, del sito originale.

 

 

I Bussanesi si incontrarono per l' ultima volta nel loro antico insediamento durante la Domenica delle Palme del 1894. Dopo l' ultima cerimonia ufficiale in memoria dei morti, marciarono fuori dalla vecchia Bussana verso il nuovo paese cantando l' inno biblico " IN EXITU ISRAEL DE AEGYPTO ", abbandonando cosi' Bussana Vecchia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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